Il Brasile può davvero vincere il mondiale in Qatar?
Maggio 2, 2022I carioca sono sempre la squadra da battere. A ogni mondiale, il Brasile riesce a portare un enorme quantità di talento ed eliminarlo risulta sempre un’impresa titanica, tanto che su fezbet scommesse si punta molto sul Brasile come possibile vincitore della coppa. La nazionale verdeoro ha tanta voglia di riscattarsi dopo le recenti delusioni rimediate sia durante i mondiali che in Copa América.
Mondiali: delusioni da riscattare
Nel 2014, il Brasile ha subito la più grande delusione della sua storia insieme alla finale persa nel ’50. In entrambe le occasioni, il Brasile era il paese ospitante del mondiale. Nel 1950 ha perso la finale contro l’Uruguay, pur avendo a disposizione due risultati su tre per potersi laureare campione del mondo. La delusione è stata tanta che quel giorno il Brasile ha avuto il record di suicidi in una singola giornata. Questo riesce a rendere l’idea di quanto sia importante il calcio per il popolo brasiliano.
Nel 2014, invece, si ritrova ad affrontare la semifinale e davanti c’è la Germania (che poi vincerà la coppa). I tedeschi hanno letteralmente asfaltato le speranze carioca imponendosi con l’umiliante risultato di 1-7. Una tragedia sportiva che ha colpito profondamente il cuore dei brasiliani.
Recentemente, invece, il Brasile ha perso un’altra finale in casa. L’Argentina, che è l’odiata vicina e da sempre acerrima nemica sportiva dei brasiliani, è riuscita a espugnare il Maracanà aggiudicandosi la coppa, con una soddisfazione enorme.
Il Brasile deve difendere con le unghie e con i denti il record di mondiali vinti e deve riscattare queste delusioni del suo recente passato sportivo.
Brasile: campione per il mondiale?
Il Brasile si presenterà a questa edizione dei mondiali che si disputerà in Qatar con una rosa da urlo. A difendere i pali della porta carioca ci sarà Allison. Uno dei migliori portieri al mondo che, dopo aver mostrato tutta la sua agilità a Roma, si è trasferito a Liverpool diventando il punto di riferimento dei Reds.
Pronto a sostituirlo c’è Ederson, il portiere del Manchester City. Forse meno agile con le mani ma sicuramente più dotato con i piedi.
Il fatto che due portieri brasiliani siano i portieri titolari della prima e della seconda della classe in Premier League, il miglior campionato del mondo, aiuta a capire quanto sia alto il livello di questi giocatori e della nazionale brasiliana.
In difesa ci saranno due veterani come Thiago Silva, fresco campione d’Europa con il Chelsea, e Marquinhos, titolare inamovibile del dream team del PSG. Pronto a rimpiazzarli c’è Eder Militao, pilastro della difesa del Real Madrid.
A centrocampo c’è un altro grandissimo pilastro del Real Madrid: Casemiro. Il calciatore delle merengues è l’equilibratore della squadra e sarà suo il compito di schermare la difesa. Accanto al mediano ci saranno giocatori di pensiero come Fred o Arthur. Per leadership e personalità, potrebbero far parte della spedizione anche calciatori esperti come Fernandinho e Fabinho.
L’attacco, vera arma letale del Brasile
I centravanti che si alterneranno saranno Firmino e Gabriel Jesus. Questa staffetta è identica alla situazione dei portieri: Firmino al Liverpool e Gabriel Jesus al Manchester City. Non è un caso neanche questo.
Sulle fasce ci si trova di fronte a due tra i calciatori più forti in circolazione: Neyamr e Vinicus jr.
In teoria, entrambi giocherebbero sulla fascia sinistra, ma la qualità immensa di questi due attaccanti gli permette di svariare e circolare liberamente in ogni posizione del campo. Dribbling brucianti, accelerazioni fulminee, precisione sottoporta e tanta creatività sono le caratteristiche che accomunano questi due giocatori.
A differenziarli c’è la questione anagrafica. Neymar, seppur sembri sempre un giovanissimo alla ricerca della consacrazione, quest’anno compie ben 30 anni. Mentre Vinicus jr. è classe 2000 con tanta voglia di dimostrare il suo talento.
20 anni senza mondiale in Brasile
L’ultima coppa del mondo del Brasile è stata sollevata da Cafù nel 2002 quando i carioca si imposero in finale contro la Germania nella prima e unica edizione asiatica del mondiale (si giocò tra Corea del Sud e Giappone). 20 anni di astinenza per un paese affamato di calcio come il Brasile sono tantissimi, le delusioni recenti hanno ferito parecchio tutti gli affezionati verdeoro. La vittoria non solo può essere l’obiettivo, ma deve essere l’obiettivo.